Ecco, questo pensiero senza briglie cavalca liberamente pensando a due ragazzi, che hanno già tutto e che non hanno intenzione di smettere di volerne ancora…di volerlo qui e ora.
Questo è un buon modo per iniziare a scrivere oggi, slegato da tutto e connesso con ogni istante che ho vissuto e che porto con me. Un passo alla volta, fino al momento in cui ci si rende conto che il viaggio è cominciato da un pezzo ormai, che l’anno ha passato il primo terzo, che la vita è lunga cristo santo ma va troppo veloce per correre cosi forte… che a volte mi son sentito in trappola come un criceto su una ruota, anche fosse panoramica cavolo a un certo punto mi son reso conto che ero fermo.
Si, fermo. Nel punto più alto ma fermo.
Un passo avanti o un passo indietro significava sempre scendere. Allora ho saltato…e anche se la paura mi ha preso per una manica io le ho fatto lo sgambetto e l’ho portata con me, giù…
Respiro. 1.2.3 è un po’ che non scrivo qui e ancora non so farlo diversamente se non di getto. Non sono sicuramente corazzato e non rischio di cadere con il culo nel burro come si dice da queste parti…anzi, citando mia figlia 4enne “se cado mi faccio un male porco”.
Ma tra il rischio del dolore e il rischio di restare fermo, io mi lancio.. e vigliaccamente penso a chi mi porto dietro, per trovare la fottutissima grinta per trasformare la caduta in un volo e tornare sulla rotta dei miei sogni, dei nostri desideri.
Perché nella caduta, chi mi porto dietro ride e urla come in discesa sulle montagne russe.
Respirone finale…bon
Tutto questo per dire che da fuori, osare volere, osare volare, sembra sempre un gioco facile….e in realtà lo è ma nel momento in cui ti lasci andare fa un male cane!!!!!
Ma come dice Guilly “sei un albero tu?”
“No..”
“E allora non hai radici che ti trattengono dove sei cresciuto. Se il nostro destino fosse quello di restare fermi, avremmo le radici, non i piedi.”
Io comunque mi sento un po’ Ent, ma il concetto funziona lo stesso anche per gli alberi che camminano.
Tornando a Sara e Neno.. beh abbiamo un pezzetto di strada da condividere e, niente, queste sono le foto del matrimonio parte 1… la festa pazza in grande è la prossima tappa, quindi…continuiamo a camminare.
Photo credit: Mattia Medici