Un matrimonio come quello di Daniela e Piero non si fotografa tutti i giorni. Potresti immaginare un matrimonio da mille e una notte, oppure con allestimenti strabilianti, ma non è stato niente di tutto questo.
Ironia, complicità e tanta consapevolezza di sé, dell’altro e di tutto l’amore che li accompagnava sono stati gli ingredienti che hanno reso questo matrimonio unico nel suo genere.
La prima cosa che salta all’occhio di Daniela e Piero è la loro età anagrafica, non più tenera. Fotografare due sposi che hanno alle spalle una lunga storia d’amore, beh, è qualcosa di magico.
“Non avevamo mai sentito l’esigenza di sposarci..stavamo bene comunque, abbiamo sempre detto che l’avremmo fatto da vecchi..ed abbiamo capito che eravamo vecchi!”
Daniela
Così ci ha detto Daniela, durante una delle nostre chiacchierate, per spiegare la loro decisione di sposarsi dopo 25 anni passati insieme.
Inizialmente Daniela e Piero avevano programmato un matrimonio estivo, poi, un cambio di piano dettato dalle vicissitudini della vita. Ma non si sono persi d’animo e accompagnati da Le Signore degli Anelli hanno organizzato tutto in poche settimane.
Si sono preparati per la cerimonia insieme, nella loro casa, rompendo un po’ le tradizioni, ma avevamo già capito che non sono due tipi che si fanno incasellare. La foto di Piero che tiene per mano Daniela mentre lei finisce di prepararsi è insieme tenera ma di una potenza straordinaria: mostra la complicità, la tenerezza e la stima profonda che nutrono l’uno per l’altra. Daniela, bellissima nel suo tailleur grigio perla, ha detto sì al suo Piero nella chiesa di San Barnaba a Modena. Una cerimonia semplice e piena d’amore. Ancora una volta, mani intrecciate.
Vedere due sposi che si trattano l’un l’altra con tanta tenerezza è qualcosa di commovente. Ancora di più, ha suscitato la nostra emozione, l’affetto tangibile degli sposi per i loro genitori, orgogliosi e felici di poter condividere con loro una gioia così grande.
Dopo le foto di rito ci siamo spostati, ma davvero di poco, al Mon Cafè. Qui l’emozione si è stemperata e ha lasciato spazio a risate gioiose. Un pranzo intimo, di famiglia, dove ognuno era al proprio posto e si sentiva a casa sua.
Photo credit: Gaia Gorni per Cusna